44,50€
Il Birrificio Alta Quota offre ai nostri associati la possibilità di comporre la propria box da 6 bottiglie da 0.75L:
Descrizione
Birra Giovio
Ha un aspetto davvero intrigante, con la sua bella lucentezza ambrata e una schiuma dalla buona tessitura. Al naso giungono lentamente profumi di mela cotogna, caramella di malto, una zaffata fumè, che le conferiscono intensità e rotondità. L’entrata in bocca è perfettamente in scia con le note olfattive, mostrando la forza dei malti e delle sue tostature, poi opportunamente equilibrata dalla gestione dei luppoli, che contribuiscono ad asciugare e detergere. Autorevole e certa, una birra che sa farsi ricordare.
Birra Tiberia con sedano bianco di Sperlonga
Il nome è un tributo alla nota villa romana dell’Imperatore Tiberio (I sec. d.C.), poiché la ricetta prevede l’utilizzo di sedano bianco di Sperlonga (IGP), località pontina nella quale la villa fu edificata. Si presenta dorata e leggermente velata, con un buon cappello di schiuma. Al naso si alternano freschi sentori di luppolo, resine e delicate sensazioni floreali. In bocca c’è coerenza aromatica: la Tiberia comunica leggiadria grazie a una lievissima sapidità e una beva allo stesso tempo delicata e generosa. Offre la piacevolezza di un bicchiere di buona birra refrigerante in una calda giornata d’estate, preparando perfettamente la bocca per un nuovo sorso.
Birra Amatrice con farro
Il colore tra il dorato e l’ambrato già trasmette una necessità di condivisione e, all’olfatto, i toni maltati esalano una morbida sensazione di caramella di malto e leggere note di crosta di pane: berla sa di passatempo in un uggioso pomeriggio d’autunno. Un sorso che asciuga e soddisfa, rilasciando suggestioni di lievi tostature. Alla fine della bevuta, la bocca rimane pulita e netta. Con la birra Amatrice, nata nel 2013, Alta Quota incontra la cucina di montagna. Qualità, tradizione e cultura per esaltare l’identità dei territori dell’Alta Valle del Velino.
Birra Leonessa
Birra dedicata all’omonima città della provincia reatina, “superba” città d’arte e d’accoglienza. Si presenta limpida, con un bel colore dorato completato da una testa di bianca spuma. Il naso è delicato, suggerisce profumi di mieli da fiori bianchi e una sottile sensazione fruttata che rimanda alle più classiche ale inglesi. In bocca è scorrevole e disimpegnata, caratterizzata da un corpo esile e da una bevuta spigliata, da godersi senza troppi pensieri. La chiusura è affidata a un amaro lieve e gentile, che prepara la bocca al sorso successivo. Dall’approccio immediato, risulta dissetante, beverina e indicata anche per i consumatori meno esigenti.
Birra Eva con radice di genziana
Il colore ricorda effettivamente i biondi capelli di una donna. Effluvi evidenti di radice di genziana, piacevoli e rinfrescanti, monopolizzano gli aspetti olfattivi: per gli amanti di questa pianta sarà una pacchia, poiché è ben valorizzata dal processo di brassaggio. La radice di genziana è un ingrediente pericoloso poiché marca gli aspetti gusto-olfattivi e può influenzare eccessivamente il risultato finale. Peculiare del sorso la firma di un lieve rivolo sapido che ne amplia la percezione e le aumenta fascino e complessità. Chiosa distendendosi su un amaro progressivo, equilibrato e asciugante, mai aggressivo.
Birra Omid con farro
Davanti agli occhi si pone con un colore bruno dai riflessi mogano e una schiuma non particolarmente fitta: se il nome viene dalla lingua pashtun e significa speranza, l’apparenza è invece tipicamente british. Al naso dona note di cenere, legno umido, inchiostro e tostature del caffè. In bocca risulta una brown ale decisa, diretta, con la combinazione di malti che le conferisce complessità e una vena acidula che amplia la dimensione del sorso. Il finale è contraddistinto da sensazioni di liquirizia, dalle tostature e da un refolo fumè: calda e complessa, può aver bisogno di tempo per farsi apprezzare, ma alla fine conquista.